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Implant Tribune Italian Edition

PosteItalianes.p.a.-SpedizioneinAbbonamentoPostale-D.L.353/2003(conv.inL.27/02/2004n°46)art.1,comma1,DCBTorino-Contieneinsertipubblicitari Anno V n. 2 Maggio 2011Supplemento n. 1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VII, n. 5 - Maggio 2011 Speciale RegenerationCase Report UTILIZZO DEL PRGF NEL CARICO IMMEDIATO POST-ESTRATTIVO Il carico immediato post-estrat- tivo può essere considerato come una soluzione affidabile e predi- cibile, che consente di risolvere sia le problematiche estetiche che funzionali. > pagina 35 MINI-IMPIANTI A CARICO IMMEDIATO IN REGIONE ESTETICA Per la perdita di elementi denta- li non prontamente sostituiti, se i pazienti non vogliono sottoporsi a trattamento ortodontico, è possi- bile ricorrere ai mini-impianti. > pagina 10 ORTODONZIA e IMPLANTOLOGIA • info@leone.it • www.leone.it PP10/13-IT 54°CongressoAmicidiBrugg-Rimini26-28maggio2011-Pad.A7-Stand67-94Corsia2-3 Quanti di noi non hanno mai avuto un insuccesso in implan- tologia? E quanti hanno quan- tificato i propri insuccessi e valutato l’impatto economico e la relativa perdita d’imma- gine? Per rispondere a queste domande è necessario prima di tutto affrontare il problema dal punto di vista manageriale ovvero calcolare il costo orario del proprio studio. In merito esistono diversi sistemi più o meno analitici; l’importante è sapere che più dettagliata è l’analisi del costo orario, tan- to più affidabile sarà l’esatta valutazione di ogni singolo rifacimento. Alcuni parametri, determinanti, occorre quan- tificarli, anche utilizzando semplici fogli Excel nei quali la segretaria potrà inserire i valori corrispondenti. Essi sono: - il tempo medio necessario per portare a termine una certa prestazione; - i costi annuali della strut- tura e il relativo costo ora- rio; - quanti impianti si eseguo- no in un anno; - qual è la percentuale di successo personale. Non è questa la sede per parlare della possibili cause di insuccesso, ma certamente il suo monitoraggio darà utili informazioni anche per questo fine. Estremamente importan- te,invece,èilvalorechelarica- duta di un insuccesso ha per noi, per lo studio e la professio- ne. Se in un insuccesso esiste un aspetto quantificabile dal punto di vista monetario, esi- ste altresì un “costo fantasma” che colpisce più duramente: il danno all’immagine. In tutte le varie scuole di pensiero che interessano la comunicazione è risaputo quanta risonanza negativa possa trasmettere un paziente insoddisfatto e, viceversa, quanto sia difficile ottenere un consenso dopo un trattamento ben finalizzato. Quindi l’argomento ricadu- ta aprirà due fronti di analisi, uno puramente economico e l’altro di comunicazione. Se è vero che, secondo la let- teratura, gli impianti raggiun- gono il 94-98% di successo, quanto costerà il rifacimento della restante percentuale? Larispostaè:dipendedall’or- ganizzazione dello studio e dal numero di impianti che il pro- fessionista esegue in un anno, dove per “organizzazione” si intende “un’organizzazione integrata”, cioè uno studio attento ai costi fissi ed efficien- te nelle procedure. Possiamo così considerare due aspetti: IT pagina 15 Gestione dell’insuccesso in implantologia Francesco Vedove Approccio multidisciplinare nei casi implanto-protesici complessi Vincenzo La Scala Quando giunge all’osservazio- ne dell’odontoiatra, un pazien- te che presenta una situazione clinica relativamente sempli- ce, normalmente, ad una visita mirata a raccogliere i principa- li dati anamnestici del paziente segue una raccolta di informa- zioni radiografiche – come una ortopantomografia e una serie di RX endorali – che permette al clinico di stabilire in maniera veloce e sicura le cure necessarie al ripristino della salute dentale e/o gengivale di quel paziente (carie di alcuni elementi dentari, terapie endodontiche, un’estra- zione, una corona in metallo ceramica ecc.). Ma quando ci troviamo di fronte ad un caso cosiddetto “complesso”, le cose si complica- no un po’. La parola “complesso”, secondo il dizionario Garzan- ti, significa “di difficile com- prensione” o anche “composto dall’unione di diversi elementi”; è questa seconda definizione che, a mio parere, si addice di più al nostro caso. IT pagina 3 Intervista a Eugenio Romeo Presidente Sio Patrizia Gatto Durante IDS Colonia, la tecnologia legata all’im- plantologia è stata asso- lutamente protagonista e prevalente; però si parla tanto di prevenzione nel mondo e si vuole puntare su questa nei prossimi anni per migliorare la salute e anche la spesa sanitaria. Dunque, al Presidente della Società italiana di Osteointegra- zione chiedo l’opinione sul futuro. Io credo che anche nel pros- simo futuro l’implantologia continuerà ad essere una tec- nica largamente utilizzata. IT pagina 3