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Implant Tribune Italian Edition

14 Italian EditionAnno V n. 2 - Maggio 2011 Case Report 1. Shatkin TE, Shatkin S, Oppenheimer BD, Oppenheimer AJ. Mini dental implants for long-term fixed and removable prosthetics: a retrospective analysis of 2514 im- plants placed over a five-year period. Compend Contin Educ Dent. 2007 Feb; 28(2): 92-9; quiz 100-1. 2. Paolo Vigolo, Andrea Givani. Clinical evaluation of single tooth mini-implant re- storations: A five year retrospective study. J Prosthetic Dent 2000; 84:50-4 3. Stuart J. Froum, Sang Choon Cho, Young Sung Cho, Nicolas Elian, Dennis Tarnow. Impianti di diametro stretto: un’opzione restaurativa per spazio interdentale limi- tato. Parodontologia e odontoiatria restaurativa 2007 Vol 27, num 5; 449-455 4. Vigolo P, Givani A, Majzoub Z, Cordioli G. Clinical evaluation of small-diameter implants in single-tooth and multiple-implant restorations: a 7-year retrospective study. Int J Oral Maxillofac Implants. 2004 Sep-Oct;19(5):703-9 5. Ivanoff CJ, Sennerby L, Johansson C, Rangert B, Lekholm U. Influence of implant diameters on the integration of screw implants. An experimental study in rabbits. Int J Oral Maxillofac Surg 1997: 26: 141- 8 6. Blok MS, Delgado A, Fontenot MG. The effect of diameter and lenght of hidroxiha- patite-coated dental implants on ultimate pull out force in dog alveolar bone. J Oral Maxillofac Surg 1990: 48: 174-8 7. Kidott , Schulz E E, Kumar A, Lozada J, Saha S. Implant diameter and bone density effect on initial stability and pull-out resistence. J. Oral Implantol 1997;23:163-9 8. Flanagan D, Ilies H, McCullough P, McQuoid S. Measurement of the fatigue life of mini dental implants: a pilot study. J Oral Implantol. 2008; 34 (1): 7-11. 9. Sarment DP, Meraw SJ. Biological space adaptation to implant dimensions. Int J Oral Maxillofac Implants. 2008 Jan-Feb;23(1):99-104. IT pagina 12 Inoltre, gli impianti di diametro stan- dard richiedono almeno 2 mm di osso vestibolare all’impianto per evitare il riassorbimento osseo ed il ritiro gengi- vale, che richiedono poi una maggiore dimensione apico-coronale della corona. Il restauro dell’impianto in questi casi richiede una corona implantare artifi- cialmente lunga, che causa compromis- sione estetica(3) . Il rispetto delle giuste distanze tra dente ed impianto consente la corretta rigenerazione della papilla interdentale. Vari studi cercano di valutare quanto sia predicibile il ricorso ai mini-impian- ti. Alcuni test biomeccanici mostrano aumenti statisticamente significativi del torque di rimozione all’aumentare del diametro implantare(5) . In altri studi emerge come la forza ulti- ma di rimozione sia correlata fortemente alla lunghezza dell’impianto piuttosto che al diametro(6) . In ogni caso il reale significato clinico dei test sulla forza di rimozione è contro- verso. Perquantoconcerne,invece,laresisten- za alla fatica di ridotti o mini-impianti, questa dipende dall’impianto stesso e dalle proprietà dell’osso e comunque sono ancora scarsi gli studi a riguardo(8) . Il ricorso ai mini-impianti consente di preservare più osso nel sito implantare sia nell’area vestibolare che interdentale. Gli impianti di diametro minore rispetto a quelli standard rappresentano un’opzione implantare in pazienti con agenesie congenite degli incisivi, spazio interdentale ridotto, incisivi decidui rite- nuti che vengono persi, mancanza di uno o due incisivi mandibolari ecc.(3) . L’utilizzo dei mini-impianti consente di ottenere ottimi risultati estetici, con il vantaggio di ridurre i tempi e i costi, evitando eventuali procedure ortodon- tiche o di rigenerazione ossea prima del trattamento implantare. Figg. 23, 24 - Controllo dopo 3 anni dal posizionamento dell’impianto. Fig. 20 - Posizionamento del provvisorio. Fig. 19 - Inserimento abutment in teflon per provvisorio. Fig. 21 - Controllo Rx a 1 anno. Fig. 18 - Rx di controllo. Fig. 22 - Controllo Rx a 3 anni. Bibliografia