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Implant Tribune Italian Edition

5 Italian Edition Anno V n. 2 - Maggio 2011 Fatti e Opinioni ESACROM SRL - Imola - Italy - Phone: +39 0542643527 E-mail: esacrom@esacrom.com - Website: www.esacrom.com T-BLACK 02-21x28 Infodent ghost.indd 3 26/02/10 17:16 MINORE ABRASIONE E USURA MIGLIORE EFFICIENZA DI TAGLIO E MINOR RISCALDAMENTO DEI TESSUTI SUPERFICIE ANTIRIFLESSO I MARZIANI DEGLI ULTRASUONI SURGYSONIC MOTOrappresentalasvoltanellachirur- gia dei tessuti duri. Ultrasuoni e micromotore chirurgico brushlessduetecnologie-undispositivounico. La soddisfazione di accompagnare una Società in crescita. Parla Eugenio Romeo, presidente Sio IT pagina 1 Questo sostanzialmente perché gli effetti della prevenzione, in termini di diminuzione della prevalenza della carie e quindi della perdita di elementi den- tari, per questo motivo saranno evidenti solo tra una ventina d’anni, almeno in Italia, dove la prevenzione ha avuto un ruolo importante solo da una quindici- na di anni a questa parte. Resta comunque il problema del- la parodontite, principale causa di perdita di elementi dentari, che invece ha visto negli ultimi anni un incremento della preva- lenza nella popolazione. Recentemente la conserva- zione del dente è diventato un nodo fondamentale, e spesso nascono polemiche con i col- leghi endodonzisti e parodon- tologhi. Come si rapporta la Sio con queste problematiche e con i colleghi? LaSio,anchesehacomeobiettivo la formazione in ambito implan- tare, non disconosce nel modo più assoluto la priorità della conser- vazione dell’elemento dentario naturale. Quindi, non c’è assolu- tamente vis polemica né con gli endodontisti né con i paradon- tologi, anzi. Riteniamo, infatti, che il trattamento riabilitativo implantare abbia successo solo quando l’indicazione all’utilizzo di questa tecnica è assoluta, e la perdita dell’elemento dentario è ineluttabile. In questi mesi si è sostenuto che per una buona implan- tologia e un perfetto piano di trattamento sia necessa- rio analizzare tutto il viso, utilizzando variegate tec- niche interdisciplinari che possono migliorare l’effi cacia del trattamento implanto- protesico. Così, il Total Face Approch, presentato a gen- naio dal Galeazzi a Milano, e così alcuni americani (vedi articolo su Implant Tribune, novembre 2010), relativamen- te alle tecniche di chirurgia estetica quali botox e fi ller da integrare all’implantolo- gia. Cosa ne pensa? La vostra società si aprirà a tutti questi nuovi approcci? La richiesta estetica, non solo dal punto di vista odontoiatrico, è sicuramente cresciuta moltissi- mo negli ultimi anni, soprattutto in funzione dell’avvento in ambi- to estetico extra-orale di tecniche a bassa invasività come il botox o i riempitivi per i tessuti molli. Questo, però, dell’estetica extra- orale è un aspetto molto pecu- liare che coinvolge differenti professionalità che a mio parere devono essere molto ben distinte, senza che vi siano sovrapposi- zioni di ruoli. Non ritengo che l’odontoiatra, visto il curriculum studiorum che oggi lo carat- terizza, abbia le competenze opportune per poter approccia- re e utilizzare questa tecnica in maniera adeguata. A Milano c’è un detto: “Ofe- lee fa’ ’l to mestee” che tradotto vuol dire “pasticciere, fa’ il tuo mestiere”, e che viene utilizza- to quando si vuole invitare una persona a desistere da compiti ai quali non è preparato. Credo che questo detto possa essere applica- to molto bene all’odontoiatra per quanto riguarda questo aspetto. Sul numero di marzo di Implant Tribune abbiamo pubblicato un editoriale del prof. Ugo Covani, che sostiene che l’implantologia non sarà una vera e propria specialità chirurgica quanto piuttosto un problema di protesizza- zione e che, pertanto, questa disciplina passerà ai protesisti. Devo dire che mi fa molto pia- cere, da protesista quale io sono, che un Professore Ordinario di Chirurgia, qual è Ugo Covani, affermi questo. Ma devo dire che in piccola parte dissento, in quan- to proprio perché protesista che esegue anche interventi chirur- gici di implantologia, nella mia esperienza l’aspetto chirurgico, pur se subordinato alla pianifi- cazione protesica riabilitativa, IT pagina 6