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Cosmetic Dentistry Italian Edition

dentistry 2_2011 cosmetic 03 editoriale _ cosmetic dentistry Basta una breve panoramica sui programmi di decine di congressi che si tengono quotidiana- mente ad ogni latitudine odontoiatrica, per osservare come l’estetica sia divenuta una componente dominante nelle tematiche proposte. Non c’è specialità dentale, ormai, e non ci sono sigle che non si accompagnino in qualche modo a quell’aggettivo “estetico” reperibile in ogni dove. Considerata come specialità, l’estetica diventa interdisciplinare (leggi gli imminenti “Amici di Brugg”), va a illuminare la protesi fissa e la ricostruzione parziale, s’infila di prepotenza ogni qualvolta si parli di sorriso, il quale, essendo notoriamente “metà del viso”, come dice un fortunato slogan, porta la dimensione e l’accezione del termine “estetico” a dimensioni totalizzanti, facendo sorgere l’interro- gativo se la chirurgia “estetica” del volto sia un mito o una realtà, come suggerisce alla riflessione un tema tratto dal Chirone in programma a settembre a Roma. Leggendo vari articoli e il web troviamo queste definizioni: “L’odontoiatria estetica si occupa delle terapie dentali con una particolare attenzione alla naturalezza; l’odontoiatria cosmetica si occupa dei denti sani e di ciò che può essere cambiato per quanto riguarda la loro forma, il colore e l’allineamento, per migliorarne l’aspetto e ringiovanire l’estetica del sorriso”. Ma secondo altre autorevoli fonti la vera differenza sta nel risultato, ovvero la prima lo deve garantire, la seconda potrebbe raggiungerlo. A cosa sia dovuto il fenomeno di questa esplosione concettuale e terminologica lasciamo ad altri, più esperti, dire. A noi spetta solamente rilevare quasi il paradosso che oggi l’odontoiatria sembra sia divenuta ormai “estetica”, oppure non è. Persino l’Unidi, organizzatrice di Expodental, nell’annuncia- re l’edizione di ottobre è ricorsa ad un abbinamento “estetico” che sta riscuotendo grande interes- se. Denominato “Scienza e Magnificenza” (Science e Magnificence), lo slogan ispiratore della tornata prevede l’accostamento visivo tra uno sguardo d’insieme sulla Città eterna (magnificence) con una “panoramica RX” (science), tra le colonne del foro (ancora magnificence) e i perni moncone (ancora science), tra un ponte sul Tevere e quello in bocca che ben conoscono dentisti e pazienti. Anche in questo caso a contatto con le bellezze della Città eterna, la scienza del dentale diventa paradossalmente odontoiatria estetica, “illuminandosi d’immenso”. _Massimo Boccaletti Massimo Boccaletti, direttore responsabile Cosmetic Dentistry. Area odontoiatrica: le sorprendenti accezioni di un’estetica superstar