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Cosmetic Dentistry Italian Edition

dentistry 2_2011 cosmetic06 fatti e opinioni_ricerca Progetto europeo EsCarCel: fattori di rischio connessi all’usura e ipersensibilità dentale Il Progetto è stato presentato all’ultimo Collegio dei Docenti di Odontoiatria a Siena Lo scorso 16 aprile, al Congresso dei Docenti che si è tenuto nelle doppie sedi di Firenze e Sie- na, è stato presentato dalla professoressa Livia Ottolenghi – responsabile del progetto EsCarCel per l’Italia e Ordinario di Odontoiatria preventiva e di comunità dell’Università “Sapienza” di Roma – e dal prof. Corrado Paganelli – responsabile dei rapporti internazionali in Odontoiatria del Ministero della Salute. Il progetto, che in Italia coinvolgerà 700 pazienti, ha lo scopo di identi- ficare con precisione i fattori di rischio connessi all'usura dentale e costituire anche una “rete” di sorveglianza odontoiatrica per individuare e trattare i pazienti. “Il progetto è mirato a fornire una foto- grafia dinamica dell’usura dentale in Europa e consentirà un’azione specifica ed efficace per individuare i soggetti più a rischio ed ottenere i finanziamenti per la ricerca”, commenta Corrado Paganelli. “L’usura dentale consiste in una perdita di materiale mineralizzato del dente – spiega Livia Ottolenghi –. Si riconosce facilmente perché si manifesta quasi sempre nella zona del colletto del dente, ovvero vicino al confine con la gengiva, e perché le lesioni sono lisce e levigate, di solito sensibili quando si toccano; le carie, invece, sono quasi sempre pigmentate e dolenti. Purtroppo la per- dita dello smalto è irreversibile e rende il dente più fragile aumentando in modo considerevole l’ipersensibilità dentale”. Quasi tutte le cause della perdita di smalto dei denti derivano dalle cattive abitudini o da piccoli problemi dentali trascurati. “Un italiano su due sbaglia la scelta dello spazzolino – riferi- sce Ottolenghi –. Questo accade anche, e soprat- tutto, perché tuttora pochi si consigliano con il dentista o con l’igienista dentale per sapere qual è il tipo di setola o di testina più adatto alle pro- prie esigenze, così molti acquistano il primo pro- dotto che capita”. Otto italiani su dieci hanno la superficie di gran parte della dentatura rovinata e priva di smalto per colpa di cattive abitudini che facili- tano l’usura dentale: basta mordicchiare le un- ghie o il cappuccio della penna più di mezz’ora al giorno perché si corra il rischio di perdita dello smalto. Pericolosi anche i piercing alla lingua o alle labbra, scelti da circa il 10% dei giovani: nel 60% dei casi erodono lo smalto o lo fratturano addirittura”. In un ulteriore 30% dei casi, le lesioni dentali sono provocate da abitudini alimentari sbagliate: alcuni cibi, ad esempio gli agrumi o le fragole se consumati di continuo, sono molto acidi e pos- sono intaccare lo smalto, per cui immediatamen- te dopo averli mangiati la bocca dovrebbe essere sciacquata. “Il vero rischio è però costituito soprattutto dal consumo frequente di bevande gassate – av- verte Ottolenghi –. Sono infatti estremamente erosive nei con- fronti dello smalto perché molto acide. Se il consumo è elevato, il pericolo di erosioni dentali aumenta addirittura di cinque volte rispetto al normale. Questo rischio è particolarmente alto se il consumo delle bevande avviene a piccoli sorsi: in questo modo, infatti, l’acidificazione del- la bocca è maggiore perché la saliva non riesce a riequilibrare l’acidità orale, e non c’è una fase di “recupero” e riposo per la bocca. Inutile poi scegliere i prodotti senza zucchero, perché diver- samente dalla carie, che è correlata agli zuccheri presenti nel cibo, l’usura dentale dipende dall’aci- dità della bevanda. Per evitare l’erosione dentale bisognerebbe dissetarsi con l’acqua o con un bel bicchiere di latte, che sembra avere capacità pro- tettive nei confronti dello smalto. “C’è anche un altro motivo di usura dentale, spesso sottovalutato: la presenza di un disturbo di malocclusione – sottolinea Paganelli –. Purtroppo le malocclusioni, che riguarda- no circa il 30% della popolazione, sono spesso ignorate dai pazienti, anche se le lesioni dello smalto sono irreversibili. Per rallentare l’erosione, però, possono esse- re utilizzati prodotti protettivi e remineralizzanti dietro consiglio del dentista o dell’igienista den- tale”, conclude Paganelli.