Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Cosmetic Dentistry Italian Edition

dentistry 2_2011 cosmetic08 fatti e opinioni_medicina estetica Accertarsi su che cosa si inietta prima di riempire le rughe del viso _Da tempo è diffuso l’uso, in chirurgia estetica, della tossina botulinica per riempire le rughe del viso, ma bisogna fare attenzione quando si sceglie di sottoporsi al trattamento. Lo ricorda l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) in una circolare ai medici, nella quale si ricorda che la tossina botulinica è un medicinale che va usato seguendo certe avvertenze. Le reazioni av- verse al botulino sono rare, ma possono essere anche molto gravi, causate generalmente dalla diffusione della tossina in aree del corpo lontane dal sito di iniezione con possibile debolezza mu- scolare e difficoltà di deglutizione. L’Aifa sottolinea, inoltre, che bisogna pre- scriverlo con estrema prudenza ai pazienti che hanno sofferto o soffrono di patologie neuro- logiche. I vari farmaci con tossina botulinica disponi- bili in Italia (Botox, Dysport, Neurobloc e Vista- bex), infatti, non sono uguali e perciò non pos- sono essere usati a discrezione del paziente, che è tenuto a rivolgersi a medici esperti che sappia- no informarlo dei rischi connessi. All’Aifa sono giunte diverse segnalazioni di reazioni avverse da botulino dal Servizio di farmacovigilanza del Ministero della Salute. Risulta infatti essere usato non solo per ri- durre le rughe verticali fra le sopracciglia (zona per la quale il trattamento è autorizzato), ma anche sul resto del viso e collo, in quantità supe- riori alla norma e con applicazioni ad intervalli di tempo inferiori a quelli permessi. Non è solo responsabilità dei pazienti se vie- ne usato in questa maniera, ma anche dei medi- ci: il chirurgo estetico belga Koenraad De Boulle, della Aalst Dermatology Group, ha pubblicato uno studio sulla rivista Pharmacotherapy, nel quale afferma che si possono ottenere ottimi risultati estetici iniettando la tossina botulinica sulle rughe alla radice del naso e della fronte, sulle zampe di gallina, sulle rughe naso-labiali, delle labbra, delle guance e del collo, nonché su vari tipi di asimmetrie del volto. In America il suo uso per ridurre le rughe è l’intervento estetico più effettuato: oltre 4 milioni di persone che lo hanno provato nel 2008, come comunica l’Ame- rican Society of Plastic Surgeons, associazione dei chirurghi plastici d’oltre oceano. Anche in Italia il trattamento sta aumentando, con quasi 100 mila richieste all’anno. In aumento anche le società che producono la tossina botulinica: oltre allo storico prodotto Vistabex della Allergan, sono ora sul mercato anche la Solstice Neurosciences (Stati Uniti), Ip- sen (Inghilterra), Merz (Germania) e la Medy-tox, casa farmaceutica coreana che commercializza il suo prodotto in Nord Africa, Russia, Messico ed Europa dell’Est. Il Lanzhou Institute cinese copre infine i mercati asiatici e sudamericani. De Boulle ricorda che i prodotti non sono interscambiabili fra loro, in quanto differiscono per quantità di tossina contenuta, purificazione, potenza, efficacia, durata e migrazione del pro- dotto in aree diverse da quella di iniezione, con effetti indesiderati anche gravi. Ma la questione investe anche la sicurezza: quelli prodotti in America e in Europa, testati scientificamente, sono giudicati clinicamente sicuri, mentre per le tossine botuliniche cinesi e coreane mancano studi clinici pubblicati su rivi- ste scientifiche. I ricercatori della Cranley Clinic di Londra e specialisti di Santa Monica, in Ca-