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Cosmetic Dentistry Italian Edition

dentistry 2_2011 cosmetic 09 fatti e opinioni_medicina estetica lifornia, hanno recentemente confrontato i due prodotti con tossina botulinica più usati al mon- do (Botox e Dysport) in uno studio su 62 pazienti quarantenni pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology. Le differenze emerse non erano piccole: dopo tre mesi dall’iniezione, il 77% di chi era stato trattato col Botox con- servava l’effetto estetico desiderato, mentre la percentuale scendeva al 59% fra coloro cui era stato iniettato il Dysport. Purtroppo è facile che i farmaci botulinici a buon mercato si diffondano in vari Paesi, ed è poi difficile risalire al farmaco iniettato dopo il manifestarsi degli effetti indesiderati. Così la pensa Marcella Ribuffo, dirigente medico dell’Idi (Istituto Dermopatico dell’Immacolata) di Roma, che porta anche una sua testimonianza su una paziente di 38 anni, la quale inizialmente presen- tava un eritema resistente con febbre altissima, disturbi alla deglutizione e arrossamenti nei pun- ti in cui era stata iniettata la tossina. La donna ne aveva ricevute due dosi a distanza di un paio di mesi. La febbre restava molto alta e resistente ad antibiotici e cortisone; la patologia si evolse in una dermatomiosite (ove gli anticorpi attaccano i muscoli), c’era anche difficoltà nel deglutire. I dottori l’hanno trattata con le immunoglobuline, ma non hanno potuto pronunciarsi sull’evolu- zione del quadro clinico. Preoccupati dal fatto di non sapere di che marca fosse il botulino iniet- tato alla paziente, non potevano individuare la sostanza alla fonte della reazione avversa perché non esiste letteratura scientifica in merito. Dunque, se proprio ci si vuol iniettare il botu- lino per distendere le rughe, bisogna diffidare dei prodotti a basso costo, privilegiando quelli noti e sperimentati in Italia. Fondamentale è, inoltre, rivolgersi a uno specialista esperto. La dermatologa e farmacologa milanese Ve- lia Colombo, che ha trattato con successo una paziente andata in shock anafilattico, spiega che è importante recarsi in studi medici dove siano presenti farmaci d’emergenza e dottori capaci di riconoscere ai primi sintomi una reazione avver- sa, fronteggiandola adeguatamente. Alcune donne effettuano le iniezioni botuli- niche nei Centri estetici e poi si recano dal chi- rurgo per lo stesso trattamento senza rivelargli che lo hanno già subito. Per la Colombo è indi- spensabile conoscere la tossina da iniettare per la somministrazione successiva di altri iniettivi, e per sapere cosa fare in caso di reazioni avverse. Nonostante ciò solo lo 0,8% dei medici mo- stra al paziente la confezione del filler che sta per iniettare e solo il 5,2% dei pazienti chiede di saperne di più, secondo una indagine condotta dalla Physician Coalition for Injectable, gruppo di medici affiliato alle maggiori società scientifiche americane di chirurghi plastici e oculisti (Asaps, Aafprs e Asoprs). Queste stesse società hanno redatto una se- rie di norme-guida da ricordare, tra cui citiamo le seguenti: rivolgersi solo a medici qualificati e opportunamente formati sull’uso di fillers e bo- tulino; scegliere solo iniettivi autorizzati esclusi- vamente per uso estetico e non prodotti , autoriz- zati per altri scopi e adattati per uso cosmetico; rifiutare farmaci definiti “generici” o “sostitutivi” degli originali; informarsi sul contenuto di fiale e boccette prima di farsele iniettare; non accettare prezzi stracciati o sconti notevoli; non farsi iniet- tare i prodotti a casa, in occasione di meeting e manifestazioni, alle feste, nelle Spa, alle terme, dal parrucchiere e in altri luoghi non medici; non scegliere mai d’impulso, ma informarsi prima su caratteristiche, effetti, durata, precauzioni e ri- schi del farmaco; avvisare il medico di eventuali trattamenti estetici già effettuati. Insomma: attenzione, ragionevolezza e cau- tela possono aiutare le donne che vogliono ap- parire più giovani a non avere brutte sorprese.