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Dental Tribune Italian Edition

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In condizio- ni ambientali sfavorevoli, come per esempio in corso di incre- mento della pressione parziale di ossigeno o di trattamento con farmaci inibitori della pompa protonica (PPI) o antibiotici, il microrganismo trasforma il proprio aspetto da bacilla- re (tipo bastoncello) a coccoide (tipo globoso, simile ad una bac- ca). La nicchia dell’H.pylori è rappresentata dallo stomaco dei primati, dove vive tra lo strato di muco e l’epitelio gastrico. La capacità del batterio di resiste- re all’acido è legata prevalente- mente alla sua attività ureasica, mediante la quale scinde l’urea in anidride carbonica e ammo- niaca, che neutralizza l’acido prodotto nella cavità gastrica. Al tempo stesso l’attività ure- asica è implicata nella coloniz- zazione (cioè l’annidamento) e nella patogenicità (cioè la capa- cità di indurre eventi patologici) del batterio. Aspetti di epidemiologia L’infezione da H.pylori è ubi- quitaria. La prevalenza (cioè il numero di casi nella popolazio- ne) del batterio nei Paesi Indu- strializzati è caratterizzata da un incremento proporzionato alla fascia d’età (effetto coor- te): ciò rispecchia il fatto che i soggetti in età avanzata hanno una maggior probabilità di aver vissuto nell’infanzia in con- dizioni igienico-sanitarie più sfavorevoli rispetto alle genera- zioni successive. Studi condotti nell’Europa occidentale han- no dimostrato una prevalenza media compresa tra il 5 e il 15% nei bambini e tra il 30 e il 65% negli adulti. Il dato è differen- te se si stratificano i soggetti in relazione all’origine etnica, in quanto gli immigrati e i loro discendenti di prima generazio- ne presentano valori più elevati rispetto agli autoctoni. Gli studi provenienti dai Pae- si in via di industrializzazione indicano tassi di prevalenza dell’infezione nettamente supe- riori rispetto a quelli dei Paesi Industrializzati, con valori di positività di circa 80-90% nelle fasce di età adulta e 45-55% nei soggetti di età compresa tra 0 e 9 anni. L’incidenza, cioè il numero di nuovi casi in un determinato periodo di tempo, tra gli adulti precedentemente negativi o tra personechesonostatecuratecon successo (reinfezione), è valutata in valori compresi tra 0.5 e1% annuo, a dimostrazione del fatto che in tale periodo della vita è possibile ma non frequente l’ac- quisizione batterica. Fattori di rischio dell’infezione L’acquisizione dell’infezio- ne da H. pylori avviene nella stragrande maggioranza dei casi durante l’infanzia e la sua persistenza nell’organismo è legata all’incapacità del sistema immunitario di liberarsene. Il rischio di infezione è asso- ciato con le condizioni socio-eco- nomiche dell’età infantile. Tra i fattori connessi con l’aumentata possibilità di acquisire, in quel momento della vita, il batterio sono stati segnalati i seguenti: - l’appartenenza ad una classe sociale con livello di istru- zione e reddito bassi; - la promiscuità, cioè il sovraffollamento dell’am- biente di vita e le condizioni igieniche scadenti; - la mancanza di acqua calda corrente a disposizione in casa. DT pagina 14 Rinaldo Pellicano.