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Dental Tribune Italian Edition

15 Italian Edition Anno VII n. 6 - Giugno 2011 Medicina Interdisciplinare 1. Adler et al. Helicobacter pylori associated with glossitis and halitosis. Helicobacter 2005;10:312-7. 2. Al-Hawajri et al. Helicobacter pylori DNA in dental plaques, gastroscopy, and dental devices. Dig Dis Sci 2004;7/8:1091-4. 3. Anand et al. Are dental plaque, poor oral hygiene and periodonatl disease associated with Helicobacter pylori infection ? J Periodontol 2006;77:692-8. 4. Hoshi et al. Gastrointestinal diseases and halitosis: association of gastric Helicobacter pylori infection. Int Dent J 2002;52 Suppl 3:207-11. 5. Ierardi et al. Halitosis and Helicobacter pylori. A possible relationship. Dig Dis Sci 1998;12:2733-7. 6. Karczewska et al. Oral cavity as a potential source of gastric reinfection by Helicobacter pylori. Dig Dis Sci 2002;5:978-86. 7. Katsinelos et al. Eradication therapy in Helicobacter pylori-positive patients with halitosis: long-term outcome. Med Princ Pract 2007;16:119-23. 8. Lee et al. Volatile sulfur compounds produced by Helicobacter pylori. J Clin Gastroenterol 2006;40:421-6. 9. Serin et al. Halitosis in patients with Helicobacter pylori-positive non-ulcer dyspepsia: an indication for eradication therapy? Eur J Internal Med 2003;14:45-8. 10. Suzuki et al. Detection of Helicobacter pylori DNA in the saliva of patients complaining of halitosis. J Med Microbiol 2008;57:1553-9. 11. Tiomny et al. Halitosis and Helicobacter pylori. A possible link? J Clin Gastroenterol. 1992;15:236-7. 12. Van den Broek et al. A review on the current literature on aetiology and measurement of halitosis. J Dentistry 2007;35:627-35. Bibliografia DT pagina 14 Studi successivi hanno dimo- strato che l’H.pylori è in grado di sopravvivere non solo nelle muscose delle cavità gastriche ma anche nel cavo orale (Kar- czewska et al.), in particolare nella placca dentaria e nelle tasche gengivali. Ciò permette di ipotizzare da una parte un suo ruolo nell’alitosi e dall’al- tra la sua persistenza nella boc- ca come fonte di reinfezione gastrica in pazienti con infe- zione eradicata (Anand et al.). Per approfondire il ruolo dell’H. pylori, sono stati condotti anche studi di intervento. Uno studio turco, su 148 pazienti dispeptici, ha dimostrato che l’eradicazio- ne batterica determina un net- to miglioramento dell’alitosi. Sulla base di tale evidenza, gli autori propongono che l’alitosi venga inclusa tra le indicazio- ni al trattamento dell’infezione (Serin et al). Risultati altrettan- to benefici sono stati riportati in Grecia (Katsinelos et al.). Nel corso di uno studio giapponese, per la prima volta, l’infezione da H.pylori è stata identificata nel- la bocca di persone prive di pato- logie gastriche e, invece, colpite da parodontopatia e alitosi. L’infezione è stata dimostrata nella saliva del 6,4% dei pazien- ti, con maggiore frequenza (15,7%) fra coloro che soffrivano di malattia periodontale (o gen- givite). Inoltre, fra gli infettati, sono state trovare tracce di san- gue nella saliva e altri batteri periodontali facendo desumere che un'infiammazione progres- siva della bocca possa favorire la colonizzazione di questi batteri. La conclusione degli autori è stata che la presenza di H.pylori, di per sé, non provoca diretta- mente l’alitosi, ma è associata alla malattia periodontale che, invece, ne è spesso la causa, dato che i batteri che l’accompagna- no producono composti volatili dall’odore sgradevole (Suzuki et al.). Un gruppo di autori coreani, in un fine studio patogenetico, ha dimostrato che l’infezione da H.pylori può indurre la produ- zione di composti volatili, a base di zolfo, che creano un ambiente orale maleodorante (Lee et al). In precedenza uno studio italia- no aveva dimostrato che la stessa eradicazione del microrganismo provoca una riduzione dei livelli di solfati orali (Ierardi et al). In conclusione, le attuali evidenza della letteratura incoraggiano la ricerca per documentare la correlazione tra infezione da H.pylori e alitosi. Presso gli ambulatori del- la Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Epatolo- gia (direttore Prof. M. Rizzet- to) dell’Ospedale Molinette di Torino, il dr. Rinaldo Pellicano ha intrapreso uno studio che ha l’obiettivo di approfondire il ruo- lo dell’H.pylori nell’alitosi. La prima fase consiste nell’analisi retrospettiva della prevalenza di infezione tra i pazienti inviati ad effettuare il test del respiro con urea marcata per alitosi, in una seconda fase si valuterà il beneficio dell’eradicazione sullo stesso disturbo.