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Dental Tribune Italian Edition

6 Anno VII n. 6 - Giugno 2011 News e Commenti Italian Edition Il Duomo. Il Foro. www.geass.it Il Foro. Il ponte di Rialto. È tutta italiana la nuova via all’implantologia. Ergonomia chirurgica, libertà protesica ed estetica. Per gestire al meglio tempo e risorse, e far sorridere i pazienti. Scegli la filosofia implantare GEASS: 1 protocollo, 3 connessioni, tante soluzioni protesiche e la prima superficie biomimetica per una perfetta osteointegrazione, . Tutto questo è way MILANO connessione interna, way ROMA connessione transmucosa, way VENEZIA connessione esterna. L’idea vincente è Tecnologie e metodi nelle attività professionali La possibilità di interazione a distanza tra i fornitori di servizi e i clienti, soprattutto negli ambi- ti operativi che prevedono l’uso intensivo – se non esclusivo – di supporti elettronici, esiste ormai da tempo e si può intendere di uso corrente. Sono meno sviluppate, invece, le interazioni che avvengono in ambito audio-video. Queste sono intese più come accessorio con aspetti privati o, talvolta, ludici che non come supporto alla pra- tica professionale. Alcuni esperi- menti sono stati tentati, ma con scarso appeal sulla potenziale utenza. Si pensi ad esempio alla campagna promozionale di qual- chetempofasultelefonofissocon l’aggiunta di un piccolo monitor per vedere l’interlocutore. L’oggetto è stato praticamente rifiutato dal mercato e non se n’è più sentito parlare(1) . Sembra al momento che l’applicazione del- la videocamera sul mobile stenti allo stesso modo a diffondersi, se si esce dallo spazio privato e si pensa ad un uso professionale. L’uso dell’audio-video per atti- vità professionali, seppure ancora non molto diffuso ma potenzial- mente espandibile, è stato con forza incrementato dall’introdu- zione di skype. Relativamente semplice da usare e gratuita l’ac- quisizione, lo strumento infor- matico è passato velocemente ad un uso professionale o, alme- no, potenzialmente tale, dopo aver trovato spazio nel mondo degli utenti giovani per finalità diverse. La spinta principale è favorita, almeno in Italia, dall’as- senza dei costi telefonici per le comunicazioni, con chiunque e in qualunque parte del mondo si trovi, poiché viaggia sulla rete che già si possiede e si paga. Esi- stono ancora difficoltà operative per l’uso professionale, talvolta è necessario inviare file all’interlo- cutore se si vuole discutere sullo stesso documento(2) , anche se è possibile trasferirli direttamente con skype mentre si sta sostenen- do la conversazione. È anche possibile sostenere un colloquio con più soggetti con- temporaneamente, tutti possono partecipare alla discussione e, nell’ultima versione, questa pos- sibilità è stata perfezionata ulte- riormente con dei costi irrisori(3) . Perleesigenzeprofessionaliesi- stono altri prodotti più avanzati, che permettono la partecipazione simultanea di più interlocuto- ri in una stanza virtuale, anche se fisicamente ognuno di loro si trova in altrettante diverse loca- lità, nella quale tutti si vedono e interagiscono, ognuno con il suo computer. Si dispone di una lava- gna virtuale sulla quale è possi- bile operare come su una lavagna reale e tutti si possono scambiare documenti con tutti gli altri(4) . Il vantaggio principale è costi- tuito dall’eliminazione delle distanze fisiche per i meeting e dal conseguente tempo richiesto per gli spostamenti L’obiettivo è “muovere le idee e non le persone”(5) . Occorre quindi analizzare se, nella pratica pro- fessionale quotidiana, l’introdu- zione dell’audio-video a distanza rappresenti un vantaggio, quali siano i contenuti che si possono veicolare e con quali risultati, dove sia meglio invece – e con quale frequenza – mantenere le procedureattualiointegrarlecon i supporti elettronici, quali siano le componenti professionali più adatte ad essere trasferite nella comunicazione a distanza, quali siano tout court le professioni che vi si possono maggiormente adat- tare. Infine, verificare se, sotto la spinta dei cambiamenti globali in atto e delle indicazioni sulla necessità di individuare nuovi modelli di business, questo pro- cesso di comunicazione a distan- za non rappresenti, esso stesso, un potenziale nuovo metodo del modello di business. Proviamo a individuare alcuni punti sui quali riflettere. Interrogativi 1.Un sistema audio-video rischia di essere utilizzato in sostitu- zione dell’esistente. È il caso degli sms per confermare gli appuntamenti, dove l’infor- matica si riduce a sostituire il messaggio cartaceo [la lette- ra, NdA] seppure in tempi più rapidi, senza risolvere le dif- ficoltà di feedback. È anche il caso di molte delle lezioni per la formazione a distanza, dove il più delle volte si ha un dicito- re che recita in modo semplifi- cato ciò che si può leggere su un libro o su dispense, ai quali si deve comunque accedere dopo la lezione. 2.Questo sistema non è fruibile nei casi in cui sia indispen- sabile la presenza fisica degli interlocutori. Nei casi clinici è la visita del paziente e la diret- ta azione terapeutica. In quelli di consulenza (organizzazione, fiscale ecc.) è certamente il pri- mo incontro con il cliente, per verificare e/o creare il feeling necessario per l’eventuale rap- porto successivo. Allo stesso modo, i momenti di didattica tecnica (es.: come si maneggia unattrezzo,comesiutilizzauna macchina, come si usa la voce nel rapporto con il cliente ecc.) non raggiungono l’obiettivo o risultano assai meno efficaci senza la presenza materiale del tutor. 3.Il sistema a distanza non può sostituire in toto la presenza vis à vis. Per le professioni che pre- vedono dei momenti di sintesi (ad es.: una verifica trimestra- le dell’avanzamento lavori, il punto a cui è giunto il livello di apprendimento, un test sull’ap- plicazione delle procedure, un risultato economico di un cer- to periodo, il confronto su dati particolarmente riservati ecc.) è necessario mantenere dei momenti di incontro reali e non solamente virtuali. Vantaggi 1.Risparmio del tempo di spo- stamento che, per molte pro- fessioni, rappresenta uno dei costi maggiori, Scendendo nel particolare, le varie professio- ni richiedono, verso i rispettivi clienti, spostamenti più o meno frequenti. I clinici in genere non si spostano, tolto il caso di quelli che sono tenuti alle visi- te domiciliari. Negli altri casi, essendo necessaria un’attrez- zatura fissa, collocata in modo stabile nello studio, è il cliente che si deve recare fisicamen- te presso il professionista. Ma anche nei casi del professioni- sta clinico, non sempre è neces- saria la presenza reale presso lo studio. Sta naturalmente al professionista, attraverso l’ana- lisi di tutti i diversi momenti della filiera di lavorazione che prefigurano un colloquio con il cliente, individuare in quali si potrebbe evitare di richiederne lo spostamento. Anche l’elimi- nazionediqualchespostamento presso lo studio rappresentereb- be già, di per sé, un importante valore aggiunto positivamente percepito dal cliente. I consu- lenti d’azienda, in particolare il commercialista(6) e il consu- lente del lavoro, quando svolge seriamente il suo compito, si spostano già molto di più. Ma molti di essi potrebbero venire tranquillamente sostituiti da incontri virtuali audio-video senza scadimento della qualità delservizio.Soprattuttoquando punto a cui è giunto il livello di apprendimento, un test sull’ap- plicazione delle procedure, un risultato economico di un cer- si tratta di clienti ormai acqui- siti e di cui è nota la situazione aziendale. Un incontro reale di mezz’ora sottrae al professio- nista almeno un’altra ora tra l’andare e tornare, tempo di cui spesso non dispone. È costretto così a rinviare l’incontro, a non affrontare tempestivamente il problema, correndo anche il rischio di essere interpretato come scarsamente efficiente e disponibile. Deve anche talvol- ta rifiutare nuove consulenze per mancanza di tempo, o deve implementare il numero dei collaboratori per farsi sostitui- re. Naturalmente lungi da me l’idea di opporre resistenza a necessarie nuove assunzioni. Ma è un segno di cattiva orga- nizzazioneildoverlofareperché non si utilizzano gli opportuni suggerimenti offerte dalle nuo- ve tecnologie. I consulenti di organizzazione, superato l’av- vio del lavoro, possono svolgere gran parte dell’azione attraver- so i nuovi supporti informatici, oppure in rete con interazione a distanza, o con supporti audio- video per i momenti relaziona- li tra persone. Se poi si entra nell’area marketing e dei social network,cioènell’areadeinuovi linguaggi, diventa addirittura determinante l’uso delle oppor- tunità tecnologiche. Lo stesso discorso vale sostanzialmente, in misura maggiore o minore, per tutto il mondo articolato delle professioni moderne(7) . 2.Ridefinizione del tempo frui- bile. Riducendo in modo importante il tempo sottratto dagli spostamenti, è possibi- le riprogrammare il proprio lavoro in funzione del tempo liberato. Il tempo utile per il lavoro, a parità di durata, vie- ne notevolmente incrementato dall’eliminazione degli sprechi di spostamento. 3.Superamento del vincolo logi- stico. Le relazioni audio-video possibili non sono vincolate ad uno spazio fisico. Possono rea- lizzarsi in qualunque luogo esi- staunallacciamentoallarete(8) . Il primo grande esempio è sta- to il telefono cellulare che, con il superamento del vincolo ad un apparecchio fisso situato in un luogo specifico (il cordless è stato un palliativo), ha permes- so comunicazioni nello spazio aperto senza diretta relazione con il luogo da cui partono o in cui arrivano. Il fatto che alcu- ni lo usino per dire “butta la pasta” o che i ragazzini lo usino per inviarsi sms, non cancella il dato che esso sia diventato, per il mondo del lavoro, uno stru- mentoindispensabile.Ilmobile ha modificato i momenti delle telefonate. In precedenza gli spostamenti erano solo tempo sottratto al lavoro. Ora sono, e lo saranno sempre più, momen- to di chiamate e risposte(9) . L’audio-video segue lo stesso percorso e obbligherà le istitu- zioni a dotare il territorio(10) di collegamenti wi-fi, oltre che nei luoghi di maggior attesa o transito, dove già esiste. DT pagina 7