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Dental Tribune Italian Edition

4 Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Associazioni di Categoria Italian Edition DT pagina 1 Il pieno riconoscimento di una formale rappresentanza della professione odontoiatrica nel quadro della riforma del- lo Statuto avviata congiunta- mente e proficuamente con la professione medica è un altro obiettivo, a portata di mano, assieme al riconoscimento, attraverso il completamento del percorso parlamentare per la riforma dell’ordinamento professionale, delle peculia- ri funzioni delle professioni medica e odontoiatrica”. Come dire? Linee-guida per il conso- lidamento dell’Enpam. Secon- do Renzo “ci sono le condizioni perché il nuovo Statuto rispetti le due componenti che versano contributi, i medici e gli odon- toiatri. Abbiamo riscontrato molta correttezza dell’Enpam nell’in- formazione sulla reale situazio- ne finanziaria e immobiliare. Apprezzata, inoltre, la espres- sa volontà di esercitare tutti i livelli di controllo e verifi- ca degli atti anche attraverso organi terzi. Così come è condivisa la volontà di perseguire in termi- ni legali chiunque abbia provo- cato o provocherà nocumento all'Ente e porrà a rischio i dirit- ti dei medici ed odontoiatri”. Oliveti e Malagnino: la crisi finanziaria mondiale ci ha solo sfiorato Informazione e trasparen- za anche nelle relazioni di Oliveti e Malagnino, molto dettagliate, esaustive data la natura specialistica e tecni- ca dei bilanci e della finanza. “Ma sulla trasparenza occorre stare attenti – ha precisato Oli- veti – perché non può diventa- re un mito. Se dobbiamo fare un’operazione finanziaria come Fondazione, non possiamo sbandierare ai quattro venti le nostre intenzioni, ci rendereb- be più deboli”. Oliveti ha dato indicazioni precise sull’Asset Location Strategy dell’Enpam: “La situazione è solida, niente conti in rosso, l’ammanco di un miliardo è una panzana. Inve- ce il bilancio consuntivo è buo- no, come lo sono stati i bilanci dal 1999 in poi, nonostante la crisi finanziaria degli anni 2007-2008. Abbiamo effettuato investi- menti oculati, in una situazione nella quale banche e agenzie di rating hanno avuto problemi. Il nostro motto e modo di agire è: prima la previdenza, poi gli investimenti. Comunque, il problema dei problemi è la rimodulazione dell’equilibrio finanziario sui 30 anni, prima era di 15. Ma anche qui, la politica non può cambiare le regole del gioco quando è in corso”. Per Malagnino “era neces- sario parlare e spiegare la necessità della riforma del- lo Statuto, dei regolamenti e della rappresentanza in seno alla Fondazione”. Ha ripreso il tema della sostenibilità a 30 anni: “Ci dobbiamo rendere conto che, dal 2000 al 2011, il mondo è cambiato e dobbiamo fare i conti con la nuova realtà. L’Enpam ha un patrimonio da 11 miliardi con la possibilità di investire 1,5 miliardi. A chi fa gola il nostro ‘teso- retto’? Non solo al Governo, ma anche a privati che han bisogno di liquidità o di soldi da inve- stire. Ma la nostra attenzione è alta”. Con questi numeri, è evidente che lo tsunami che ha investito l’economia, ma soprattutto la finanza a livello internazionale, ha solo sfiorato l’Enpam, solido nei bilanci e negli investimenti. Un tappa importante nella lunga marcia degli odonto- iatri Al termine delle due giorna- te Renzo, ha così sintetizzato la lunga marcia degli odontoiatri per il riconoscimento del ruolo, l’autonomia e la rappresentan- za: “Siamo qui per rafforzare l’Enpam. La professione odon- toiatrica, relativamente gio- Una professione odontoiatrica compatta rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam) Giuseppe Renzo, presidente CAO nazionale. vane, avrà tanti pensionati tra venti-trent’anni: vogliamo tute- lare questi colleghi. La nostra battaglia per l’autonomia non significa Ordine separato, ma riconoscimento di ruoli e fun- zioni dell’odontoiatra. Noi qui difendiamo pensioni e soldi dei colleghi e l’Enpam è il nostro ente di previdenza.La nostra azione non è basata sui posti, sulla divisione delle cariche. Affermo con forza che le CAO sono la legittima rappresentan- za della categoria. Le associazio- ni e sindacati sono altre realtà, altrettanto legittime, ma con ruoli diversi e non sovrapponi- bili al nostro. Continueremo a praticare la scelta del dialogo con tutti. Dopo quest’assemblea ci sentiamo ancora più forti. Per andare avanti". Orfeo Notaristefano Fonte: portale.fnomceo.it Sindacati medici e odontoiatri all’incontro con l’Enpam Da più parti mi è stato chie- sto il pensiero in merito alle attuali vicende relative all’EN- PAM. Ho preferito attendere di partecipare alla riunione convocata lo scorso venerdì mattina nella sede del nostro Ente previdenziale con la par- tecipazione di tutti i rappre- sentanti dei sindacati medici ed odontoiatrici per meglio comprendere alcune posizioni e tematiche in essere. In primo luogo deve esse- re chiaro che il principale interesse dell’Associazione è la difesa del patrimonio che ognuno di noi ha versato in ENPAM, non si può scherzare quando in ballo ci sono i nostri soldi e il nostro futuro. Non possiamo quindi pre- starci a fare cassa di risonanza a comunicati o prese di posi- zione infondate che gettano in cattiva luce il nostro Ente previdenziale e favoriscono il gioco di chi ha mire e disegni politici che poi accennerò. Previdenza e dintorni tiva economica del Paese e la necessità di distribuire su più generazioni il cari- co pensionistico. I dirigen- ti ENPAM venerdì hanno dichiarato che ciò compor- terà notevoli sacrifici per gli Iscritti, a meno di avere più tempo disponibile per rivedere la riforma. È la prima volta che sento que- sta affermazione e il fatto mi preoccupa perché allora si sarebbero dovuti ascol- tare coloro che da tempo sostenevano la necessità di provvedere in tal senso; - l’immenso patrimonio ENPAM (i nostri soldi ver- sati e investiti e gli immo- bili posseduti) e quello di tutte le Casse privatizzate fa molta gola alle casse statali e alla politica in un momento dove la ricer- ca di denaro per trovare l’equilibrio del bilancio statale è spasmodica ed anche solo poter indirizza- re le scelte di investimento può ingenerare ritorni di potere determinanti (non per niente si pensa di isti- tuire un controllo da par- te della COVIP anche su questo aspetto ora lasciato alla libertà degli Enti). C’è quindi in atto una forte azione politica per “met- tere le mani” sulle Casse privatizzate. Quali allora le risposte da dare: ho provveduto a convo- care un Consiglio Nazionale ANDI per sabato 16 luglio p.v., in quella circostanza analizze- remo ed approfondiremo tutta la tematica previdenziale. Nel mio intervento in ENPAM venerdì scorso ho anticipato alcune proposte: non dobbiamo restare (medi- ci ed odontoiatri) isolati nella difesa del nostro Ente, l’attac- co politico è generale e vanno quindi coinvolte nella difesa tutte le altre Casse previden- ziali e tutti i professionisti italiani, sono necessarie pro- poste eque e sostenibili per la riforma dei regolamenti per i calcoli pensionistici (su que- sto aspetto un apposito gruppo di lavoro ANDI ha già elabo- rato le proposte associative), bisogna pensare a rivedere la governance di ENPAM, supe- rando almeno in parte la sola “mediazione ordinistica”, affi- dando anche agli altri soggetti attori della professione come i sindacati e ANDI in partico- lare un ruolo adeguato nelle definizione e attuazione del- le scelte, per ridare interesse diretto alla gestione da parte chi versa i propri denari e vuo- le quindi tutelarli e garantir- seli per il futuro. Gianfranco Prada, Presidente Nazionale Andi In un comunicato a firma di Giuseppe Badia, Segreta- rio Culturale Aio, è stata data notizia dell’incontro svoltosi tra Enpam e Sindacati medici e odontoiatri,inseguitoallacom- parsa sulla stampa di numerosi articoli dal tono allarmistico riguardanti la situazione eco- nomica dell’Ente. Presenti per l’Aio il Presidente Delogu e il Segretario Badia. Il Vice Presidente vicario Enpam, Oliveti, ha forni- to ampie delucidazioni sugli elementi in discussione e nel sottolineare il danno di imma- gine per l’Ente, ha preannun- ciato l’avvio di azioni legali a tutela. Nella discussione che è seguita si è auspicata una mag- gior trasparenza nella gestione dell’Ente. Delogu ha sottoline- ato l’importanza di successive, periodiche, riunioni per ren- dere partecipi le organizzazio- ni sindacali delle strategie di investimento e della conduzio- ne amministrativa dell’Ente. Il presidente Enpam, Parodi ha chiuso la riunione prometten- dosi di convocare nuovamente le organizzazioni sindacali per informarle sugli sviluppi della situazione.Pierluigi Delogu. Gianfranco Prada. Questo non vuol però dire che non sia necessaria la mas- sima trasparenza e che debba- no essere chiariti le eventuali responsabilità e tutti gli epi- sodi poco trasparenti accadu- ti in passato ed elencati in un esposto presentato anche alla magistratura (investimenti in prodotti a rischio, conflitti di interesse di chi proponeva tali investimenti, commissioni eccessive versate per l’acquisto di taluni strumenti finanzia- ri,…): su questo aspetto ANDI sarà inflessibile e la stes- sa ENPAM ha nominato un comitato di verifica al quale partecipa un Magistrato della Corte dei Conti. Detto ciò analizziamo in modo un poco più approfondi- to quanto sta avvenendo: - i rendimenti degli investi- menti fatti da ENPAM ed i bilanci complessivi degli ultimi anni approvati qua- si sempre all’unanimità dai Presidenti di Ordine (attualmente i decisori e coloro che nominano il Consiglio di Amministra- zione di ENPAM), sono oggettivamente positivi e migliori di quanto pro- dotto da tante altre Casse: questo fatto ci deve certa- mente confortare; - una legge dello stato (la Finanziaria 2007) ed i suc- cessivi decreti ministeriali attuativiimpongonoatutte le Casse pensionistiche di portare entro il 31.12.2012 l’equilibrio attuariale (cioè il periodo in cui si garanti- sce nel futuro il pagamento delle pensioni) dagli attua- li quindici anni a trenta anni: il principio è di per sé corretto vista la prospet-